@article{Ambrosetti_Pedretti_Facchini_Malfatto_Riccobono_Febo_Diaco_2016, title={Current activities of Cardiovascular Rehabilitation in the ambulatory setting of the Lombardy Region}, volume={84}, url={https://www.monaldi-archives.org/macd/article/view/722}, DOI={10.4081/monaldi.2015.722}, abstractNote={<p>In the present work, the current activities of Cardiovascular Rehabilitation and Prevention (CRP) in the ambulatory setting of the Lombardy Region (Italy) are described. Based on the 2012 Legislation, ambulatory CRP is delivered by means of three programme categories (MAC 6, 7, and 8) with different degrees of intensity. The patient evaluation of global cardiovascular/clinical risk, comorbidity, and disability is the cornerstone for MAC prescription. Following the organization of MAC activities, a survey on 327 patients was carried out by the regional network of the Italian Society of Cardiovascular Rehabilitation (GICR-IACPR). Globally, acute coronary syndromes (with or without coronary revascularization) constituted the main access group to CRP. More than 60% of patients displayed a condition of high risk, comorbidity, and disability. The outcome of ambulatory CRP by means of MAC 6 and 7 was satisfactory, while in the ’less intensive’ MAC 8 patients with complete drug up-titration and achievement of secondary prevention targets were no more than 70%. </p><p><strong>Riassunto</strong></p><p>La Cardiologia Riabilitativa e Preventiva (CRP) storicamente riconosce nei percorsi ambulatoriali un importante setting per l’erogazione dell’intervento. In Regione Lombardia negli ultimi anni le attività di CRP sono state oggetto di una profonda riorganizzazione, con il contributo di esperti GICR-IACPR attivi presso lo specifico tavolo tecnico attivato presso la Direzione Generale Sanità. Dal 2012 sono attive le Macroattività Ambulatoriali Complesse e ad alta integrazione di risorse (MAC), che riguardano anche la sfera della CRP. Le MAC si sono poste come integrazione e alternativa al percorso degenziale e sono state classificate in tre livelli a complessità decrescente (MAC 6, MAC 7 e MAC 8 nel nuovo nomenclatore delle attività ambulatoriali). Il network GICR-IACPR ha quindi successivamente condotto una survey su 327 pazienti in tre Centri di CRP, di cui vengono esposti i risultati. Complessivamente, le condizioni di accesso alle MAC più utilizzate sono stati gli esiti di sindrome coronarica (con o senza rivascolarizzazione) e vi è stata una robusta rappresentazione (oltre 60%) di situazioni cliniche a medio/alto rischio clinico, complessità e disabilità. L’outcome dell’intervento in regime di MAC (in termini di recupero funzionale, titolazione della terapia di cardioprotezione e raggiungimento dei target terapeutici) è stato globalmente soddisfacente, seppure minore (non superiore al 70%) nel MAC 8 meno "intensivo".</p>}, number={1-2}, journal={Monaldi Archives for Chest Disease}, author={Ambrosetti, Marco and Pedretti, Roberto F.E. and Facchini, Mario and Malfatto, Gabriella and Riccobono, Salvatore Pio and Febo, Oreste and Diaco, Tommaso}, year={2016}, month={Jun.} }